Già da qualche settimana ormai, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il testo della legge di bilancio: nella manovra vi sono diverse misure che riguardano le imprese, tra cui i nuovi crediti d’imposta per l’acquisto di beni strumentali, il nuovo credito d’imposta per le attività di ricerca e sviluppo e innovazione, il rinnovo della Nuova Sabatini con qualche modifica e il credito d’imposta formazione.

In particolare nel 2020 il credito d’imposta per le attività di Ricerca e Sviluppo subisce delle modifiche significative che possono renderlo fruibile anche da chi, nel 2019 non aveva i requisiti per beneficiarne. Solo per citarne alcune:

  • Il credito non viene più calcolato sulla spesa incrementale, ma sul valore assoluto della spesa.
  • Rientrano tra le attività di ricerca e sviluppo quelle finalizzate alla realizzazione di prodotti o processi di produzione nuovi o sostanzialmente migliorati, intendendo con questo un bene materiale o immateriale o un servizio o un processo che si differenzia rispetto a quelli già realizzati o applicati dall’impresa; l’avanzamento tecnologico viene quindi riferito allo stato dell’arte aziendale e non più a quello di settore.
  • L’incentivo si estende anche alle attività legate a innovazione e design.

Inoltre alle imprese che a decorrere dal 1 gennaio 2020 effettuano investimenti in beni strumentali nuovi  destinati a strutture produttive ubicate nel territorio dello Stato è riconosciuto un credito d’imposta in relazione alle diverse tipologie di beni agevolabili, che può arrivare sino al 40% in caso di investimenti in beni 4.0.

Per le spese di formazione del personale dipendente finalizzate all’acquisizione o al consolidamento delle competenze nelle tecnologie rilevanti per la trasformazione tecnologica e digitale previste dal Piano nazionale Impresa 4.0 è possibile fruire di un Credito d’Imposta Formazione 4.0: la disciplina sostiene gli investimenti effettuati dalle imprese per la formazione del personale negli ambiti funzionali al processo di trasformazione tecnologica e digitale 4.0. Il credito d’imposta è riconosciuto nella misura del 50% per le piccole imprese, 40% per le medie, 30 per le grandi.

Oltre a quanto già detto, viene anche introdotto un Credito d’imposta legato alla partecipazione a Fiere, riconosciuto, per i periodi d’imposta 2019 e 2020, fino ad un massimo di 60.000 euro. Il credito d’imposta è riconosciuto relativamente alle spese per l’affitto degli  spazi  espositivi;  per l’allestimento dei medesimi spazi; per le attività pubblicitarie, di promozione e di comunicazione, connesse alla partecipazione a manifestazioni fieristiche .

Per quanto riguarda la Nuova Sabatini, viene confermata la maggiorazione della misura dal 2,75% al 3,575% per i beni 4.0; anche la Sabatini viene poi declinata in chiave green. Il 25% delle risorse è infatti riservato alle micro, piccole e medie imprese che operino acquisti di macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica ad uso produttivo, a basso impatto ambientale, nell’ambito di programmi finalizzati a migliorare l’ecosostenibilità dei prodotti e dei processi produttivi: anche in questo caso l’aliquota è maggiorata al 3,575%.

Come si può vedere gli strumenti inseriti nella nuova finanziaria a favore delle imprese non mancano: conoscere ed approfondire le varie tematiche è imprescindibile per poter impostare fin da subito le attività e gli investimenti nella maniera più corretta, così da intercettare e beneficiare delle misure agevolative a sostegno dell’attività imprenditoriale.

Il team di STARTIAMO

Financial CLab

 

 

 

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